La stella del volley Paola Egonu: una vita dedicata allo sport e alla lotta per l’inclusione
Paola Egonu, una delle giocatrici di volley più talentuose al mondo, è nata in Italia da genitori nigeriani. La sua carriera sportiva è stata segnata da numerosi successi, ma anche da sfide legate alla sua identità razziale.

I primi anni e le difficoltà
Egonu ha affrontato episodi di discriminazione fin da bambina. Ricorda ancora un incidente doloroso quando un’insegnante fece un commento razzista su di lei. “Ricordo che dovetti andare in bagno e dissi all’insegnante: ‘Posso andare in bagno?’ Lei rispose: ‘No, non puoi.’ Ripetei tre volte la richiesta e poi non riuscii più a trattenermi… L’insegnante rise e disse: ‘Oh mio dio, puzzi così tanto. Le persone nere puzzano'”. Questo episodio l’ha segnata profondamente.

La carriera sportiva
Nonostante le difficoltà, Egonu trovò conforto e successo nel volley. Iniziò a giocare all’età di 14 anni e rapidamente si distinse per il suo talento. Giocò per diverse squadre italiane, tra cui Club Italia, Igor Gorgonzola Novara e Imoco Volley Conegliano. Successivamente, si trasferì in Turchia per giocare con il VakifBank prima di tornare in Italia con la Vero Volley Milano. Ha vinto numerosi premi nazionali e internazionali, affermandosi come una delle migliori giocatrici al mondo.

L’impegno per l’inclusione
Egonu è anche un’attivista per i diritti civili e l’inclusione. Ha parlato apertamente delle sue esperienze di discriminazione razziale e ha utilizzato la sua piattaforma per sensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi. La sua determinazione e il suo impegno l’hanno resa un modello per molti giovani atleti.¹